Il sogno americano

Più passava il tempo da quel mitico viaggio negli USA nel 2008, con la famiglia, percorrendo il “classico” tour della west coast statunitense, più la voglia di tornarci con altri obbiettivi saliva. Così finalmente nell’estate del 2017 inizio a convincermi che il cassetto dei sogni debba essere aperto e parte lo studio di tutto ciò che serve per intraprendere un tale viaggio in autonomia. Scoprirò, o meglio confermerò ciò che era una quasi certezza, solo a meta raggiunta che le complicazioni sono più apparenza che sostanza.

Delineato vagamente il raggio d’azione, con Los Angeles come punto di arrivo e partenza, una sera, davanti una pizza, lancio quasi scherzosamente l’idea all’amico Paolo che mi risponde con un deciso “SI”. Ok, ora si fa sul serio!

Mesi e mesi a studiare dove fermarsi a scattare, su quali linee ferroviarie concentrarsi e cosa inserire di extra ferroviario per equilibrare il tutto ed evitare di rendere troppo ripetitivo il trascorrere dei giorni. Alla fine ne nasce un programma articolato su 11 giorni, viaggi compresi, per spaziare dal deserto ai boschi, dai canyon alle rive dell’Oceano Pacifico.

I 10 mesi tra la prenotazione e la partenza trascorrono fin troppo velocemente e siamo alla mattina del 14 agosto 2018. Per questo viaggio il viaggio non è solo un viaggio (pessimo gioco di parole, eh?) ma da buon cultore del mondo aereonautico è anche mirato a volare su determinati aerei. La scelta ricade su Lufthansa che opera su Los Angeles con il Boeing 747-8i, una delle poche compagnie al mondo che l’ha scelto anche nella versione passeggeri. Per par condicio al ritorno voleremo sul concorrente Airbus A380. Tuttavia quella mattina troviamo un’ulteriore sorpresa: ad operare il Linate-Francoforte è uno dei nuovi A320Neo di cui Lufthansa è anche launch customer.

D-AINI ci proietta in poco più di un’ora nel principale hub Lufthansa, quello di Francoforte. Dopo il decollo il mio occhio allenato scorge una ferrovia nota, quella del Monte Generoso

Da Francoforte ci imbarchiamo su D-ABYP che in poco meno di 11 ore ci porterà al sole della California (qualcuno, ma non ricordo chi, diceva “It’s always sunny in Southern California”).

Purtroppo la totale copertura nuvolosa ci impedisce di godere delle spettacolari viste sull’Oceano Atlantico e la Groenlandia.

Stretti i denti per le due ore tra controlli doganali vari e noleggiata una Hyundai Tucson che si rivelerà un’ottima scelta per le nostre esigenze, ci ritiriamo in un hotel poco distante l’aeroporto.


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15-16 agosto Tehachapi railroad
17 agosto Il deserto
18-19 agosto I canyon dell'Arizona
20-24 agosto Dai boschi al mare