17 agosto

Il deserto

Nel 2018 ci sono stati due venerdì 17 e in uno di questi ci trovavamo negli Stati Uniti, ma alla fine questo venerdì 17 non sarà così sfortunato. Anzi, alla fine sarà più soddisfacente del previsto! Ma andiamo con ordine…

Ci eravamo lasciati a Barstow, California, città non enorme ma comunque un importante nodo di trasporti terrestri: qui infatti convergono le interstatali 15 (che da Los Angeles giunge fino al confine canadese, in Montana, passando da Las Vegas, Salt Lake City e tante altre) e 40 (che con oltre 4000 km collega Barstow, California a Wilmington, North Carolina). Inoltre è un importante snodo ferroviario: è la “porta nord” del trafficatissimo Cajon Pass da/per Los Angeles, vi converge la rete Union Pacific da/per Tehachapi, quella da/per Las Vegas.

Oggi dobbiamo percorrere circa 200 miglia fino a Kingman, Arizona lungo la I-40 nell’ambiente che potrei definire il più aggressivo tra quelli visitati: il deserto della California. Non avevo puntato molto su questa giornata proprio per il timore di non riuscire a rispettare tutte le tappe causa caldo insopportabile. Alla fine il caldo sarà critico solo nei punti a quota più bassa, ovvero al confine tra California e Arizona che, tra l’altro, visitiamo proprio nelle ore centrali del giorno.

Lasciato l’hotel ci spostiamo inizialmente verso Los Angeles, in località Hodge, presso un passaggio a livello. Un iniziale sconforto dato dalla presenza di un paio di treni accodati e fermi in direzione nord lascia spazio a un susseguirsi di transiti abbastanza regolari. Noi però non abbiamo molto tempo, la tabella di marcia è serrata salvo depennare alcune tappe. Ci accontentiamo quindi di un paio di treni BNSF, dei quali il primo presenta un simpatico accostamento cromatico tra locomotive e parte del carico.

Procediamo spediti nel deserto lungo la I-40 fino al paese “fantasma” di Ludlow. Pare che questa cittadina, oggi più un cimitero, sia nata al tempo della creazione della ferrovia come località di servizio. Essendo oggi solo località di transito e con la realizzazione dell’interstatale, il paese si è svuotato e sono rimasti pochi resti e un’area di servizio.

Percorrendo qualche sterrato con la fida Tucson guadagniamo qualche metro in altezza osservando le curve e controcurve che la ferrovia percorre. Ancora non ho capito il motivo per cui sono presenti tutte queste curve in un ambiente desertico a perdita d’occhio. A causa dei miraggi di calore e della vicinanza con la strada ci sembra sempre di veder arrivare un treno. Finalmente dopo circa mezz’ora è veramente un treno e tra l’altro è lo stesso visto in precedenza a Barstow (evidentemente si è fermato).

L’ambientazione è quasi lunare ma fortunatamente qui il caldo è ancora sopportabile

Altra lunga tappa fino al confine tra California e Arizona che coincide, in questa zona, con il percorso del fiume Colorado (si, quello del Grand Canyon). Ci fermiamo ancora in California, precisamente nella località di Park Moabi dove la ferrovia percorre un’ampia curva prima di immettersi sul ponte. Qui siamo veramente al caldo, la macchina arriva a segnare 109 °F (circa 43°C) ma è anche molto ventilato. Avete presente aprire il portello di un forno bello caldo e infilarci la testa dentro? Ecco, questa è la sensazione che proviamo uscendo dall’auto!

Il primo treno viene alle nostre spalle ma quando ci rendiamo conto che si tratta di un completo di granaglie, siamo sicuri della presenza della spinta. Non solo! Questo treno è talmente lungo che la trazione è distribuita in tre locomotive in testa, quattro a metà treno e tre in coda. Quanto ripreso è infatti la coda del treno

Atteso un ulteriore transito da riprendere con la medesima inquadratura, ci spostiamo all’imponente ponte che attraversa il fiume. Guadagnare un’inquadratura decente qui è alquanto faticoso (ripercorrere il percorso in discesa è molto peggio!) e il caldo sempre più insistente non aiuta ad attendere appollaiati tra sabbia e rocce scoscese.

Un primo treno compare all’orizzonte, ma si ferma dall’altro lato del ponte e scorgiamo un via vai di personale segno di un cambio alla trazione. Pochi minuti dopo e riparte, presentandosi davanti ai nostri obbiettivi. Nelle “sole” 7 locomotive in testa ne è presente anche una dell’impresa CSX

Decidiamo di darla vinta al caldo, ma tornando all’auto un altro treno compare alle nostre spalle e grazie alla presenza della spinta opto per questa inquadratura che meglio valorizza la struttura metallica del ponte. Tra l'altro se osservate "dentro" il ponte si vede il resto del treno che procede verso est!

A questo punto è di vitale importanza riposarsi dal caldo, quindi facciamo rotta verso un McDonald’s vicino Needles per qualcosa di fresco. Ricaricati anima e corpo procediamo ancora verso ovest e ci dirigiamo in località “Arrowhead Junction”. Località è una parola grossa, come dice il nome è solo un “incrocio” tra la ferrovia e la statale US 95 che porta a Las Vegas: siamo infatti a pochissima distanza dal confine con lo stato del Nevada. Tuttavia dal punto di vista ferroviario è una località interessante in quanto i due binari si dividono e percorrono una via diversa l’uno dall’altro. Questo perché qui la ferrovia deve vincere un dislivello di oltre 50m in circa 2.5 km lineari, tanto che il binario percorso dai treni a salire rispetto al dislivello si allunga in un ampia ansa per rendere meno acclive l'ascesa, mentre il binario a scendere procede praticamente ad angolo retto. Un estratto dalle mappe di Google aiuta meglio a capire la disposizione dei binari

E’ molto d’effetto assistere al transito di un treno in salita perché prima lo si vede procedere spedito in linea retta verso nord, per poi curvare in modo deciso e venirci incontro. Il primo transito è un ormai classico “stack train” che riprendiamo in prossimità del passaggio a livello

Mentre per i successivi ci spostiamo più avanti. Il paesaggio è imponente, le montagne di sfondo (le Dead Mountains, insomma, un nome molto rassicurante...) sembrano dipinte più che reali. Qui ritroviamo il treno fotografato sul ponte con sette locomotive in testa che a Needles ne ha aggiunte altre due in coda oltre a quella già presente, per un totale di DIECI !!

Dopo un secondo stack train...

...muoviamo verso l’altro capo dell’ansa che coincide con la località Ibis, nello stato della California. Qui i treni li riprendiamo nel punto in cui i due binari si dividono…

…ma voltandoci di spalle possiamo riprendere, diciamo un po’ artisticamente, anche i treni nella netta curva in direzione est

Giunto ormai il tramonto, percorriamo le ultime 80 miglia fino a Kingman dove dopo le formalità di check-in al locale Best Western (ma va?) ci concediamo una possente cena in un ristorante italiano… così possente che sarà anche il nostro pranzo del giorno successivo.