L’ultimo giorno sarà dedicato al classico Bernina, che però oggi tanto classico non sarà. Durante l’estate 2020 in diversi giorni vengono effettuate delle corse Pontresina – Alp Grüm con le storiche ABe4/4 n.30 e n.34 . Effettuare il tour a luglio mi avrebbe permesso di tornare una seconda volta da queste parti per castigare per bene le due elettromotrici che ho visto una sola volta di sfuggita nel 2014, quando scesero fino a Tirano. Oggi invece è il penultimo giorno di effettuazione e il meteo per domani non è previsto granché. Quindi o la va o la spacca!

Sveglia presto perché per giungere al Bernina devo oltrepassare il passo dell’Albula che da anni sogno di percorrere in macchina. Questo passo è aperto solo in estate quindi le occasioni per percorrerlo non sono poi tante.

Scollinato a 2315m verso le 8 del mattino, con 13°C, giungo all’ultima curva prima di entrare in paese a La Punt dove la strada si congiunge con quella dell’Engadina, che vengo bloccato da un cantiere: stanno asfaltando un pezzo di ponte e non c’è altra strada. Bisogna attendere! Cavolo, dovrei essere a Punt Muragl prima delle 9 per riprendere un treno Pontresina-Scuol/Tarasp sul ponte in ferro, ma è chiaro che da qui non mi sposterò a breve. Rapido cambio di programma, appena la strada viene riaperta mi dirigo verso Zuoz per un’altra inquadratura bramata da tempo. Avendo a disposizione tre transiti in circa 20 minuti mi invento qualche variante anche grazie alla presenza di una distesa di fiorellini rosa.

Sono ancora in tempo per tornare a Pontresina a riprendere il merci 5113 che arriva verso le 10. Puntuale come un orologio svizzero (ecco, non l’avevo ancora detto!) eccolo con in testa la Ge6/6 707.

Ora via verso il Bernina, non c’è tempo da perdere! Verso Lagalb il cielo è velato ma i movimenti delle nuvole lasciano ben sperare. Riprendo un treno per Tirano sul classico ponte…

Quindi mi sposto nei pressi del Lago Nero in attesa dello storico transito. Alcune variopinte mucche stanno pacificamente ruminando: non mi lascio scappare l’occasione di includerle nello scatto per un’ambientazione davvero originale! E nel frattempo la velatura se n’è andata.

Poco prima dello storico transita un Bernina Express da Chur per Tirano.

Quindi le due scintillanti ultracentenarie ABe4/4.

Il ritorno è previsto fra circa 1h30, quindi mi sposto con calma verso il parcheggio sulle rive del Lej Pitschen, riprendo un treno per Tirano all’uscita della galleria.

E mi incammino verso il ponte dal lato opposto rispetto all’inquadratura mattutina. Ripreso il treno per St. Moritz…

…mi sposto di qualche metro per riprendere l’incrociante che sarebbe passato di lì a poco con un’inquadratura che avevo sperimentato con un “po’” più di bianco.

Dovrei tornare all’inquadratura precedente per riprendere lo storico che sarebbe transitato nell’arco di 20 minuti, ma mi rendo conto che è meglio se resto dove sono, dato che comunque le foto sono possibili da entrambi i lati. Le nuvole iniziano a giocare con il sole, una piccola porzione si stacca ed inizia ad oscurare la zona, il treno sbuca alle mie spalle, ho meno di un minuto. Cinque secondi prima del transito la nuvoletta si sposta e io riprendo a respirare!

Sono già contento così, stando alle previsioni sarebbe stato quasi impossibile portare a casa dell’altro nel pomeriggio ma ormai sono qui da cinque giorni, non saranno un paio d’ore per provarci a rovinarmi.

Così vago nei d’intorni di Lagalb fotografando un paio di treni per Tirano. La foto del secondo dimostra quanto maledettamente piccola può essere una nuvola.

Lo storico ripasserà fra circa 40 minuti. Mi sposto per trovare un’inquadratura che meglio si sposi con la corta composizione. Si fa buio, fa freddo, minaccia di piovere. Ore 15, pochi minuti al transito, il cielo è completamente chiuso, la speranza diminuisce. Ore 15:05, sembra aprirsi uno spiraglio. Ore 15:06, c’è luce, ma le nuvole si muovono: che faccio? Resto? Mi sposto dove c’è la luce? Ore 15:07 il treno dovrebbe aver lasciato la stazione di Lagalb, non ho modo né di vederlo né di sentirlo. Al diavolo, resto e tento il tutto e per tutto! Il treno è in ritardo, non arriva, il cielo mosso continua a variare… e muoviti!! Finalmente sbucano i due pantografi, raffica di click e stratosferica chiusura del tour retico.

Sono contentissimo, mi avvio verso la macchina, prendo anche qualche goccia di pioggia. Ormai sono troppo carico, voglio attendere anche il ritorno, ma fare poker sarebbe stato troppo scontato. Mi godo il transito al buio quindi mi metto in macchina verso casa dove arrivo per ora di cena, con il benvenuto del caldo, del cielo bianco e dell’afa.

Saranno anche i “soliti trenini rossi” ma quest’anno un tour al fresco, con una buona dose di scarpinate e tante foto, ci voleva proprio! Arrivederci a presto Grigioni…