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26-29 aprile 2018

Da quella prima puntata nell'estate del 2014 e la successiva nell'estate del 2015, cullavo l'idea di visitare la valle del fiume Meno, in Baviera, durante il periodo primaverile. In estate infatti questa zona è tutto meno che gradevole dal punto di vista metereologico. I pianeti si allineano l'ultima settimana di aprile 2018 così, dopo 3 giorni passati in Calabria, mi avvio verso il Nord Europa.

Questo tratto di ferrovia vede un traffico merci fuori dal normale per noi italiani, completato quasi senza disturbare da un discretto traffico passeggeri locali. Unito a un paesaggio che comunque ben si presta a scattare, ne fa una destinazione appetibile per chi come me, ogni tanto, ha voglia di collezionare un po' di figurine.

Da casa i chilometri per raggiungere la destinazione, posta a nord della città di Würzburg, sono circa 700 attraverso il Brennero, il Fernpass e quasi tutta la Baviera. Ormai per tradizione, spezzo il viaggio appena varcato il confine tedesco, lungo i binari non elettrificati della linea che scende fino a Füssen. Il meteo da queste parti non è sereno e le temperature tutto meno che accoglienti, ma uno scatto ad un RE per Monaco lo metto comunque in saccoccia.

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I successivi km scorrono abbastanza lisci, lungo l'Autobahn n.7 che sale direttamente fino a Würzburg. Tra le varie possibilità di foto lungo la tratta tra Würzburg e Gemünden am Main nelle ore pomeridiane, scelgo praticamente a caso un campo poco a sud della cittadina di Karlstadt am Main. Dovendoci passare "sopra" prima di appostarci, potete immaginare la mia gioia nell'apprendere che proprio in quel punto c'è un'enorme distesa gialla di colza in fiore. Il meteo è ottimo, con nuvole ben contrastate che corrono velocemente.

Purtroppo qualcosa va storto questo primo pomeriggio, il traffico merci è infatti inesistente. Scoprirò grazie ad alcuni amici informati, che è tutto deviato verso una linea parallela. Motivi, ignoti!

Mi accontento quindi di un RegioExpress che con i suoi colori completa perfettamente la tavolozza ambientale.

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La mia base per la notte, come per le volte precedenti, è una pensioncina a Eußenheim , paesino vicino Karlstadt, ma nella valle adiacente. La mattina successiva mi reco direttamente al poliedrico cavalcavia di Harrbach (poliedrico perchè da sopra c'è un'inquadratura buona per qualsiasi ora del giorno, da un lato o dall'altro). Il meteo è abbastanza velato, ma il vento farà presto il suo dovere.

Attendo il primo transito con quel po' di mal di pancia che sa di "speriamo non sia come ieri pomeriggio", ma fortunatamente in poco tempo la "Maintal" si rivela ciò che normalmente è. I transiti si susseguono, quattro in particolare sono interessanti.

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La ripetitività delle inquadrature su questa linea è pressochè scontata, più che altro perchè i transiti avvengono veramente a poca distanza l'uno dall'altro e il voler cambiare inquadratura ad ognuno porterebbe inevitabilmente a perderne metà.

Da Harrbach mi porto a sud, poco prima di Retzbach, per un'altra inquadratura che include un campo di colza. Mi è rimasta impressa la geometria tra i due campi. Anche qui gli scatti interessanti sono quattro. Poco più avanti si possono notare dei "colleghi" che hanno deciso di avventurarsi direttamente con l'auto in mezzo al campo.

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Fattasi ormai ora di pranzo, lascio i binari per un'oretta. A stomaco pieno torno al cavalcavia di Harrbach, per l'inquadratura del primo pomeriggio in esterno curva. Qui trovo uno squadrone di olandesi già appostati, attrezzati in modalità "campeggio" e che interromperanno il loro chiacchiericcio solo durante i transiti (e solo perchè uno di loro riprendeva anche video eh eh...).

Qui il ritmo dei transiti è veramente pazzesco. Con un segnale in vista alle nostre spalle, si fa appena in tempo a controllare lo scatto realizzato che il segnale è di nuovo verde, segno che è in arrivo un altro treno. Complice il fatto di attendere un treno particolare che poi non si presenterà, qui metto in archivio molti più scatti.

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Indubbiamente sazio di questa inquadratura, torno al campo di colza presso Karlstadt che il pomeriggio precedente mi aveva lasciato a mani vuote. Oggi le mani si riempiono abbastanza!

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L'ultima inquadratura della giornata è dall'alto del cavalcavia sopra la stazione di Retzbach-Zellingen, da cui riprendere i treni diretti a Nord. Il cielo ricomincia a velarsi, ma sono ben 8 i transiti che riprenderò da quassù!

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L'indomani mattina sono ancora in queste zone, prima di intraprendere un più lento viaggio verso casa rispetto all'andata. Spezzerò infatti il viaggio a Ulm, per dedicare un po' di scatti alle linee secondarie bavaresi (tra cui la Kempten-Memmingen-Ulm con segnalamento e apparati a filo!).

La mattina di sabato 28 quindi mi porto in un bel pratone a nord di Harrbach. Il meteo si presenta spettacolare!

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Per poi fare una breve tappa nuovamente al cavalcavia di Harrbach, visto lo sfondo più piacevole rispetto alla mattina precedente.

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Mi inerpico quindi lungo le stradelle per raggiungere un punto che domina la valle dall'alto. Siamo a nord di Himmelstadt e fiume e ferrovia compiono un'ampia e fotogenica curva.

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Gli utlimi due scatti lungo questi binari li realizzo nel rettilineo poco a sud del punto precedente. Dopodichè il meteo decide di chiudersi consigliandomi di avviarmi più a sud.

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Come anticipavo, i miei interessi sono rivolti principalmente alla tratta Ulm-Memmingen-Kempten dove sopravvivono apparati a filo e segnali ad ala, che comunque è sulla strada verso casa, non richiedendo quindi particolari deviazioni.

Poco a sud di Ulm mi fermo nella stazione di Gerlenhofen dove transita spedito un "talent diesel", all'anagrafe DB 644, mentre l'ala del binario di corsa è disposta a via libera. Sulla destra si notano cavi e carrucole che dal fabbricato viaggiatori, alle mie spalle, giungono fino ai due segnali.

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Lo stesso materiale, giunto a Ulm, ripartirà verso sud e decido di riprenderlo dal sovrappasso pedonale della stazione di Vöhringen. In lontananza, di "schiena", l'ala del segnale di protezione è ancora disposta a via libera per il transito.

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Oltre ai numerosi servizi locali che ormai sono tutti appannaggio del materiale leggero in luogo delle composizione di locomotive e carrozze, giornalmente questi binari vedono il transito di una coppia di InterCity che collegando Minden con Oberstdorf attraversa praticamente tutta la Germania. Nei tratti privi di elettrificazione è affidato a una coppia di BR218. Questo treno, il pomeriggio, transita in luce perfetta... purtroppo quel giorno viaggerà con parecchio ritardo, lasciandomi con uno scatto un po' di ripiego.

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La mattina successiva ripercorro gli stessi passi per portare a casa la versione mattutina delle medesime inquadrature. Mi fermo quindi d'apprima a Gerlenhofen, dove transita spedito un "pendolino" BR612 verso sud (i due segnali ad ala sono infatti entrambi disposti a via impedita).

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Poco a sud trovo un carinissimo quadretto agreste con segnale ad ala e rimorchio agricolo. Protagonista ancora una volta un pendolino.

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Poco più a sud invece, nei pressi di una villa, transita un Desiro, all'anagrafe BR642

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Tappa successiva quindi a Vöhringen per un paio di inquadrature, tra cui una con annesso campo di colza.

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Complice il meteo migliore rispetto a giovedì, è d'obbligo chiudere il cerchio lungo i binari della linea per Füssen dove riprendo lo stesso materiale in due punti differenti.

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Fattasi ormai una certa ora e avendo da guidare per altre quattro ore abbondanti, mi avvio verso casa. Ora nel cassetto c'è un altro desiderio, ovvero visitare la valle del Meno in autunno. Tempo al tempo!