2010

...e un po' di 2009. Arriva la prima reflex...


Il mio accostare una fotocamera ai binari ha radici ben più profonde del periodo a cui questo racconto si riferisce, ma è solo nel 2009 che mi rendo conto che quel che per me è una passione fiorente è in realtà da decenni qualcosa con estensioni che non immaginavo. E quando capisci che quella strana voglia di uscire con il solo intento di fotografare treni non è poi così strana, non ti ferma più nessuno.

Dopo l’evento “detonatore” del 2008, la due giorni a Milano Smistamento, arriva la prima uscita al Brennero nel dicembre dello stesso anno (Brennero, che fino ad allora era solo il capolinea dell’A22…). Di quella fredda e nevosa due giorni, oltre ai doposcì cadenti, ricordo distintamente la totale immersione nella ferrovia. Di certo in quell’occasione non avrei potuto immaginare che oggi, oltre 11 anni dopo, avrei perso il conto delle volte che ho messo piede in quelle zone.

Ed è da lì che si apre il sipario su questo racconto che vuole ripercorrere l’album dei ricordi ed assaporare cosa è cambiato dopo 10 anni: cosa è cambiato nella ferrovia, nel paesaggio, ma soprattutto cosa è cambiato nella mia passione.

Pur avendo sempre viaggiato molto grazie alla mia famiglia, ammetto che a 20 anni le mie conoscenze ferro-geografiche erano molto basilari. Anche la storia che alcune ferrovie a me vicine portano con sé non mi era molto nota. Era tutto nuovo, si andava dove le voci dicevano convenisse andare. E così si torna al Brennero, d’estate, con il caldo, nei giorni di Ferragosto. In treno, naturalmente. Prima di affrontare quel viaggio in macchina, quel viaggio che oggi mi sembra come andare a prendere un caffè, sarebbero passati quasi altri due anni.

Nel 2009 come pure per alcuni anni a venire, il prestigioso Venice Simplon Orient Express che serve il percorso Venezia – Calais - Venezia percorreva la linea del Brennero in ambo le direzioni. Il venerdì scendeva in Italia per risalire il sabato verso la Francia. Il bello è che il venerdì viaggiava praticamente sempre a favore di luce ma il difetto era appunto il venerdì, giorno lavorativo. Ed ecco perché l’occasione di fotografarlo si presentò nel periodo di Ferragosto, durante il quale ero in ferie.

Lo vediamo in ingresso al Brennero con due 1144 al traino, riprese nel momento in cui abbassano i pantografi nell’approssimarsi al tratto neutro di cambio tensione. Le 1144 sono state assai comuni su questa linea fino al 2012, quando hanno via via lasciato posto alle Taurus prima e alle Vectron poi. Ogni tanto qualcuna fa ancora capolino al confine italiano, ma è cosa alquanto rara.

Nel settembre 2009 la ferrovia Brescia – Iseo – Edolo compie 100 anni e viene percorsa da un treno a vapore trainato dalla 625 177. Quell’occasione voglio ricordarla non tanto per le foto in sé, quanto perché è stata la prima rincorsa fotografica ad un treno. E vi assicuro che starci dietro con una Panda a metano non fu semplice! Nella foto il treno lascia la stazione di Breno gremita di appassionati e curiosi

Inizia a farsi sempre più chiaro il mondo frastagliato di associazioni che occasionalmente portano sui binari materiale storico per eventi particolari (Fondazione FS non esisteva ancora). In realtà, che ai Mercatini di Natale trentini ci si potesse andare con il treno storico, non mi era nuovo: avevo infatti avuto occasione di viaggiarci nel 2007. Nel 2009 il treno ebbe destinazione Trento e fu trainato dalla E645 090. La foto che segue ritrae il treno poco prima della partenza per il viaggio di ritorno, mentre accanto sosta un ETR480 ancora in livrea Eurostar Italia, diretto a Roma

A dicembre 2009 due grandi eventi coinvolgono la ferrovia italiana: apre l’alta velocità tra Milano e Firenze e per l’inaugurazione Trenitalia offre biglietti Milano-Roma ad un prezzo che richiama la durata del viaggio, ovvero 2.59€ . Vuoi fartela scappare? Per la verità quel viaggio fu un mezzo disastro, ma a quel prezzo, chi se ne frega! A Roma Termini immortalammo il mitico Pendolino, l’ETR450

Dicevamo, due eventi: per un nuovo servizio che nasce, un altro cambia forma. Trenitalia con il cambio d’orario di dicembre 2009 abbandona la gestione del traffico internazionale diurno tra Italia e Germania. Le ferrovie tedesche e quelle austriache riprendono in mano il servizio, seppur azzoppato inizialmente. È ufficialmente il primo avvento massivo di un operatore estero/privato sui binari italiani. Qualche problemino burocratico impedisce di impiegare alla trazione dei treni le moderne Taurus così i treni, affidati alla gestione di LeNord – poi Trenord – nel tratto italiano, vengono trainati da alcune E189 del parco di Nord Cargo. Nel 2009, una E189 al traino di un treno passeggeri, in Italia, era qualcosa che solo un cieco si sarebbe lasciato scappare. E non perdemmo tempo. Una settimana dopo l’avvento di questi treni siamo già sulle loro tracce. A Verona aveva nevicato in quei giorni, decidemmo di fotografare l’EC85 per Bologna che nel tratto da Verona a Bologna vedeva alla trazione la E474 201 che vestiva la livrea rosso-blu di SBB Cargo.

Dopo averla ripresa a Verona Porta Nuova accanto al materiale di un altro EuroCity…

…prendemmo un treno per Isola della Scala. Il treno andava a Bologna ma si guastò proprio a Isola della Scala: che c... ehm, fortuna! L’EuroCity fu costretto a transitare in deviata

E arriviamo al 2010. Ai primi di gennaio andai con mio papà a Erto, nella valle del Vajont. Conoscevo la ferrovia del Cadore proprio per associazione alle storie sulla sciagura del 1963, quindi non resistetti al richiamo di fermarmi per uno scatto. Banale, allora, ma oggi qui sono già presenti le infrastrutture dell’elettrificazione e le ALn668 1200 non sono più di casa in Veneto

Un altro servizio degno di nota oggi scomparso era l’InterCity “Adige” Bolzano – Lecce che ripresi più volte negli ultimi anni di esercizio. Nel febbraio 2010 un classico scatto presso la stretta curva della ex stazione di Verona Parona (oggi privata dei binari di precedenza e ridotta a semplice località di servizio). Mi piaceva il fatto che la curva fosse così accentuata da poter riprendere il treno sia a destra che a sinistra della locomotiva. Il treno era generalmente affidato alle E444r, ma non era raro vederlo con le E656. La particolarità di quel treno dopo il 2009, con il cambio d’abito degli EuroCity Italia-Germania, era che fu l’unico treno diurno a materiale ordinario rimasto affidato alla divisione passeggeri di Trenitalia a viaggiare lungo i binari della linea del Brennero

Iniziavano ad incuriosirmi le ferrovie secondarie, quelle non elettrificate, quelle dove circolavano le “Littorine”. Nel marzo del 2010 sfruttando l’occasione di visitare un amico in zona, feci una scappata sulla Brescia-Parma, nella stazione di Viadana Bresciana. Due ALn668 serie 1800 stanno entrando in stazione con un regionale per Brescia

Restando in tema di servizi che hanno cambiato forma parliamo dell’EuroNight “Stendhal” Parigi – Venezia, oggi gestito dalla società italo-francese Thello. Il treno giunge presto a Verona, ma spesso e volentieri è in ritardo, come lo fu in questa occasione del marzo 2010 . Lo ripresi in transito dalla fermata di Castelnuovo del Garda, sulla linea Verona-Milano, appena privata del terzo binario ma in compenso non ancora martoriata dalla nuova linea di contatto che sarebbe giunta un paio d’anni dopo

Lo stesso giorno fotografai un EuroCity in transito da Borghetto sull’Adige

Si era aggiunta al già variopinto ventaglio di E189 anche la E189 932 recante la livrea speciale “Bosphorus Europe Express” commemorativa di un servizio che connetteva Germania e Turchia attraverso diversi stati europei. E diventò subito la star del momento.

Eccola ripresa a Verona Porta Nuova durante il cambio macchina di un EuroCity

Le vere regine del gruppo erano senza dubbio le E189 “canarine”, così chiamate per il colore giallo tipico della livrea Dispolok, prima dell’avvento di MRCE. Una delle unità in livrea speciale “European Bulls” è in transito da Domegliara in una domenica di fine marzo

Nel 2010, la domenica, c’era ancora del traffico intermodale, seppur già a pomeriggio inoltrato. Oggi questo treno è gestito da TX Logistik sull’intero percorso, mentre allora il treno era affidato a Trenitalia Cargo da Brennero a Verona

Dicevamo inizialmente che questo racconto avrebbe voluto trasmettere l’evoluzione della mia tecnica fotografica ed è appunto con la foto che segue che voglio ricordare il periodo delle “telatone”, quelle spinte zoomate che volevano evidenziare la potenza del treno. Protagonista, ormai è scontato, un EuroCity in salita verso la Germania

Quello stesso giorno fotografai un accostamento delle mie locomotive preferite: le E652 come locomotive italiane e le E189 come la modernità, entrambe due grandi tuttofare. La tigrona è ferma in deviata a Peri per lasciarsi sorpassare dal più veloce EuroCity

Pasquetta 2010, i miei genitori si recano a Lourdes in pellegrinaggio con l’UNITALSI, così decido di accompagnarli a Verona e di fotografare il loro treno. Allora le E656 erano regine indiscusse di questi treni d’agenzia per i quali la velocità non era sicuramente la priorità. Degno di nota anche il materiale rimorchiato, delle vecchie UIC-X cuccette con ancora i finestrini apribili.

Nel pomeriggio mi recai a San Bonifacio con un amico e riprendemmo l’invio a vuoto di un secondo treno per Lourdes, questa volta affidato addirittura ad una E655! Non ricordo se il treno proseguì fino a Ventimiglia con questa macchina al gancio

Nell’aprile 2010 decido di fare il grande passo, ovvero acquistare la mia prima reflex. E così una settimana dopo la precedente puntata, tornai a Peri. Diversi furono i transiti (allora il sabato offriva ben altro agli obbiettivi) tra i quali ricordo con piacere questo diffuso con E655 in livrea originale, a cui purtroppo qualcuno aveva sottratto il fregio FS

A quel punto le uscite iniziarono a farsi più intense. Praticamente ogni sera, dopo il lavoro e complice l’avanzare dell’estate, ero lungo i binari. Non importava cosa passasse, era tutto nuovo allora e non badavo più di tanto alla tecnica. Ho scelto alcuni scatti interessanti di quelle molteplici uscite a spot

A Verona Quadrante Europa una fila di EU43 (con una E483 intrusa), tutte ancora in livrea originale e con in primo piano la “testarossa” 007, si gode il riposo domenicale

CONTINUA...