Dal gelicidio dell'inverno 2014 non tutto è uscito indenne. In molti tratti la linea area di alimentazione ha subito danni tali da richiedere la totale sostituzione. Il lato negativo è che è stata sostituita in pieno stile magna-magna con enormi portali a traliccio che hanno letteralmente ucciso l'antico fascino di questa ferrovia. Fortunatamente resiste l'infrastruttura degli anni '20 del secolo scorso in molti punti ed è lì che intendiamo concentrarci.

Superata Postojna, culmine della linea in questo tratto, ci dirigiamo sulle alture di Ivanje Selo. Al termine di una ripida salita si trova un passaggio a livello dal quale ricaviamo un primo scatto ad un treno di carri chiusi con Taurus alla trazione.
I transiti lungo questa linea sono abbastanza omogenei, difficilmente il silenzio regna per ore. Circa 10 minuti di cammino mi separano da una piazzola, che sembra fatta apposta per i fotografi (o che più semplicemente è stata spianata dai continui appostamenti... ah, i fer-fotografi... le mandrie del terzo millennio!) da cui si domina il lungo rettilineo e il bel paesaggio. Siamo arrivati un po' tardi per la luce e l'unico merci che transiterà nel poco tempo a disposizione è una teoria di pianali vuoti, poco fotogenico. Tuttavia una sorpresa rinfranca gli animi quando sul locale delle 13:02 a Rakek si presenta una composizione ordinaria trainata da una 342, altro rotabile di fabbricazione italiana e che in Italia è presente sotto la veste di E640 per le ex-Ferrovie Nord Milano e per FER.

Quando torno verso la macchina il segnale è nuovamente a via libera e quindi ecco un merci di container ripreso nuovamente al passaggio a livello, indietreggiando un po' rispetto al primo scatto per includere qualche fiorellino giallo di contorno.

Esaurite le possibilità in questa postazione, ci dirigiamo alla stazione di Rakek dove ci rifocilliamo nel vicino ristorante. Poi, due scatti in stazione con i sostegni della linea aerea quasi centenari, isolatori in ceramica, ruggine ovunque. Il "contrasto" con la moderna Taurus è sicuramente degno di nota!

E per par condicio una 363.

Ci spostiamo quindi a nord della stazione, in una stretta curva con annesso vecchio casello, dove riprenderemo diversi transiti, tra cui il MV 483 Ljubljana - Rijeka

Circa 20 minuti ci separano dal transito del Pendolino in direzione nord. Appurato che in questa posizione sarebbe stato troppo "in bocca", optiamo per spostarci rapidamente alla stazione di Planina, un impianto dall'aspetto un po' trascurato ma che svolge tutt'oggi servizio viaggiatori. Le piante circostanti sono molto cresciute rispetto alla mia visita nel 2015, limitando parecchie possibilità di foto. Dato il poco tempo per organizzare/pulire un'inquadratura per un paio di transiti tra cui il Pendolino optiamo per il passaggio a livello.

10 minuti dopo il Pendolino transita verso nord un "Rock-tainer" con 541 005 in testa.

Decidiamo quindi di fare un po' di giardinaggio e di guadagnare un'inquadratura con più visuale sui fabbricati di stazione. Dopo un altro merci con Taurus, ecco comparire un completo di tramogge per granaglie con 1293 ÖBB al gancio. E poco dietro, nuovamente il Desiro nero fotografato la mattina.

Fattesi piuttosto invadenti le ombre, decidiamo di tornare a Ivanje Selo anche perchè a breve transiterà un altro ICS verso Koper. Pregustiamo già la foto con la collina illuminata dalla calda luce, ma purtroppo il treno è a materiale ordinario e non riusciamo a fotografarlo "da dietro". Vabbè, dato che verso nord transiteranno un paio di merci, entrambi con 1293, decidiamo di riprenderli qui.

Facciamo un salto, per scrupolo, alla curva-casello per vedere se si riesce a cavare ancora qualcosa, ma le ombre invadono i binari indicandoci che è meglio prendere la via di casa. Premiamo la fruttuosa giornata con una cena a base di carne di altissimo livello, un must in Slovenia.

Esclusi i punti mattutini di Ivanje Selo e Planina causa vegetazione invadente, la mattina successiva decidiamo di ripiegare inizialmente nei pressi di una curva addocchiata la sera prima, tra Rakek e Postojna. Il viadotto dell'autostrada di sfondo non è nemmeno troppo invadente. L'occhio è tutto per la catenaria "marcia".

Riprendiamo un paio di merci con Taurus e un paio di regionali, tra cui il "nerino". Tuttavia ritengo che in questa ambientazione il classico rosso stia molto meglio...

In vista dei transiti del CAF verso nord e del Pendolino verso sud, ci spostiamo in stazione a Rakek, illuminata la mattina lato nord e quindi con possibilità di includere il fabbricato viaggiatori nello scatto.

Torniamo quindi ai vari punti di Ivanje Selo, più in favore di luce rispetto al giorno prima, quando vi eravamo giunti "tardi". Nel classico fantasticare del "vorrei che passasse..." nominiamo un container con 363 e una doppia. Detto... fatto!

Continua...